Mirror Project #2

Manuel Scano

A cura di Emanuele Catellani

22 aprile – 18 maggio 2011

Lo specchio è una superficie che riflette immagini di diversa natura. L’utilizzo dello specchio e il significato delle immagini da esso riflesse sono poi libere di interpretazione.
Allo stesso modo “Mirror Project” vuole essere la superficie che riflette le idee, le impressioni e le espressioni di giovani artisti. Una finestra e una riflessione sul contemporaneo.

Mirror Project è un ciclo di mostre organizzate da Barriera (Torino), in cui gli artisti invitati lavoreranno e si confronteranno con lo spazio, sviluppando un progetto site specific.

L’artista invitato per la seconda edizione di Mirror Project è Manuel Scano.

Un insieme di oggetti e macchinari si muove ritmicamente nello spazio creando variazioni temporali. Il formato A4 si presta come griglia base per suddividere la superficie pittorica ed accumulare su di esso segni, in parte casuali e imprevedibili, ma comunque tesi a comporre con metodo un’immagine astratta. Questa mediazione contemplativa innesca una terza componente a se stante, che ha irrimediabilmente come risultato l’irriconoscibile, un approccio naturale all’irrazionale in cui l’evidenza della traccia tecnicizzata si fà ombra, sfruttando la presenza leggera della materia. Manuel Scano cerca così di modulare segni e volumi come si potrebbero sistemare le note sul pentagramma di un’ipotetico spartito free-jazz.

Manuel Scano (Padova, 1981). Principali esposizioni/progetti: “Posso errare, ma non di core. Passato prossimo e futuro anteriore dell’Italia”, GC.AC – Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone – “SI Sindrome italiana”, Le Magazin, Grenoble – “Certo sentimento”, Cripta 747, Torino – “All Strange Away” Neon/campobase, Bologna – “TITOLO GROSSO”, Cripta 747, Torino – “Tinkerbell”, Room Galleria, Milano – “Il raccolto d’autunno è stato abbondante”, Careof e Viafarini, Milano – “L’indiano in giardino”, Quartiere Isola, Milano – Work-shop Fondazione Spinola Banna – Progetto Museo Aereo Solar.

Una produzione Barriera e Istituto Svizzero di Roma.

Mirror Project #2