Dwelling Place
Leonor Antunes
a cura di Aurélie Voltz
11.11.2007 — 13.01.2008
Per volontà di un gruppo di collezionisti torinesi, si inaugura Dwelling Place, personale di Leonor Antunes, nel nuovo spazio espositivo di Barriera, situato a Torino nel quartiere Barriera di Milano da cui prende il nome. 600 metri quadri destinati ad ospitare le collezioni private dei soci, le opere di giovani artisti, workshop, seminari e la produzione di nuovi lavori. L’artista portoghese Leonor Antunes, che vive e lavora a Berlino, è stata prescelta per dare il via a questo progetto. La sua raffinata percezione dello spazio, dell’architettura e della luce darà risalto a questo edificio industriale del 1930. L’installazione dell’Antunes, creata appositamente per lo spazio torinese, sarà anche una risposta alla storia di Torino, alla sua cultura e alla sua architettura.
La mostra trae ispirazione dalla figura di Carlo Mollino, noto per la sua architettura, il design di mobili e aerei e le sue fotografie erotiche contaminate con un tocco oltraggioso. Leonor Antunes presenterà un gruppo di cinque sculture in un allestimento unitario. Le finestre saranno oscurate da tende, con un esplicito riferimento a quelle che si vedono nel quartiere, producendo così uno spazio oscuro dove ogni scultura sarà illuminata da una speciale luce a soffitto. Le sculture, realizzate in diversi materiali quali legno, rame, alluminio e cuoio, saranno citazioni indirette e lontane del lavoro di Carlo Mollino, riproduzioni su carta ingrandita o ridotta di alcuni elementi della vita reale dell’architetto. Il disegno del soffitto del Teatro Regio di Torino e alcune altre parti di interni italiani come la Casa del Sole saranno trascritti e reinterpretati nel linguaggio formale di Leonor Antunes. Una serie di collages astratti creati sovrapponendo ritagli di foto d’interni barocchi verranno esposti su alcuni scaffali svedesi del 1960, realizzati negli stessi anni dei mobili di Mollino, creando un effetto ottico volutamente confuso. L’illuminazione, gli elementi architettonici, i collages, tutti concepiti con profonda ispirazione poetica, offriranno un sottile incontro tra un inventore visionario e una ricerca scultorea specifica che indaga dimensioni, materiali e volumi attraverso il nostro ambiente quotidiano.