Barriera Mobile 01
a cura di Emanuele Catellani
07.05.2009 — 16.06.2009
Se si cerca il termine barriera su un qualunque dizionario, si trova la definizione di “ostacolo per segnare un confine o per impedire un passo o un accesso, impedimento, …”. Se, invece, la ricerca si concentra su mobile si trova “che può essere mosso, spostato, trasportato da un luogo a un altro, non fisso, che si muove, che è in movimento”. Se, infine, si uniscono i due termini non si può che creare un ossimoro: barriera mobile, ovvero un qualcosa di statico che segna un confine, ma che può essere spostato, mosso e cambiato.
Proprio da questo ossimoro si è deciso di partire per dare vita al Progetto Barriera Mobile cui hanno partecipato 32 alunni, di diverse etnie, delle 4 Scuole Medie Statali presenti nel quartiere di Torino “Barriera di Milano” (S.M.S N. Bobbio, I.C. Leonardo da Vinci, I.C. Cena – Scuola Media Martiri del Martinetto, SMS Viotti). Con il coordinamento di tre studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino – Edoardo Cinalli, Arianna Merlo e Giulia Nota –, gli allievi delle Scuole Medie hanno cercato di spostare il confine che li circonda per modellarlo con la fantasia a loro piacimento. Hanno, così, elaborato nuove prospettive per il quartiere e per loro stessi. Attraverso incontri, dibattiti, disegni, interviste audio e anche con l’utilizzo di videofonini hanno registrato, fotografato e ripreso le sensazioni, le abitudini della strada, gli sguardi complici di un amico o la quotidianità dei familiari… insomma, la vita di tutti i giorni. Sono riusciti così, quasi per magia, a far interagire culture diverse che si manifestano in ragazzi accomunati non solo dall’età, ma anche dai sogni e dal contesto in cui vivono. Il materiale raccolto dagli studenti dell’Accademia in mesi di laboratori con gli alunni delle Medie è servito a dar vita a tre lavori: due video e una mostra.